giovedì 7 agosto 2014

GIOCHI DI LUCE

                                                    1

Sono un arbusto di cioccolata
asciutto e tirato come il collo di un'impiccato,
uno stelo smembrato
un sogno di brace
piantato come un chiodo
tra grumi d'erba stopposa
dorati come una frittura mista.
La terra è un assediante morente,
argilla ricamata in trame di raganatela
e non posso muovermi
non posso ripararmi.
Ma quando arriva la luna a baciare la notte
in una emorragia di stelle e tramonti,
vorrei essere un cerino
e accendere quella fiamma che arde dal desiderio
di carezzare il tuo volto.

                                                    2

Le palpebre si tuffano sul mondo;
arriva il buio a bendare le ferite del giorno
arriva
come un delirio di febbre che divora i sogni
sciogliendoli in sudore acido e salmastro.
Arriva al comando di legioni d'incubo
compatte come la tenebra ai confini della fiamma
e avanzano intrepide
come tante lingue insinuanti
simili al fango:
liscie e umide

Nessun commento:

Posta un commento