giovedì 3 marzo 2016

PAOLA,L'OPERAZIONE E I VECCHI VOL. 4

Pochi giorni prima di operarmi, ho sognato mio nonno. Non dirò che non l'ho mai sognato, perchè non è vero; mi era già capitato di sognarlo...un'apparizione fugace, solitaria, senza nulla attorno, senza mondo...una figura ritagliata nel vuoto.
In effetti, le uniche volte che l'ho sognato, se di sogno si tratta, ho visto solo il suo volto familiare (mi ricordo bene di lui e comunque, anche se l'avessi dimenticato, decine di foto appese un po' ovunque in casa hanno impedito che lo dimenticassi) una faccia severa che ha bisogno di venirmi sempre incontro.
Questo volto mi è venuto vicino, è passato accanto sorridendo, ed è proseguito oltre. Mio nonno si chiamava Michele. Ho preso il suo nome in quanto primo maschio tra i suoi nipoti con lo stesso suo cognome. Contemporaneamente, la Paolina sognava una farfalla. Secondo lei la farfalla è sua madre.
Sua madre è morta qualche anno fa, e tutte le volte che lei prega per qualcosa, appare una farfalla che gli svolazza accanto, gli gira intorno varie volte, e poi vola via, come richiamata da un'altro impegno.
Paolina è molto superstiziosa. E' una di quelle persone che non passa sotto i ponteggi, che cambia strada se un gatto nero le passa d'avanti, si gratta le ginocchia non appena scorge un individuo rosso di capelli (non chiedetemi il motivo, non l'ho mai capito) oppure si avvicina di soppiatto a una persona con la gobba e, facendo finta di urtarla involontariamente -spesso con palese sfacciataggine- gli strofina la schiena ...e ogni scia d'aereo che vede nel cielo significa che c'è qualcuno che la sta pensando...
Mio nonno è morto relativamente giovane, aveva poco più di 60 anni, per un unico, imprevisto attacco di cuore. Ciao nonno, spero che stai bene, ovunque tu sia.

Spero che il taglio di questa operazione, ancora ben nascosto dalle bende, si presenti meglio in pubblico. L'altro si era ingrossato e arrossato...pareva un grosso lombrico torturato poggiato sul petto...quanto ho odiato quegli sguardi addosso...per quanti anni ho evitato piscine e spiaggie!

A te piccola mia non importa...dici che mi ami comunque, anche se diventerò una "mezza persona", anche se non potrò più lavorare, studiare, vivere e amare come prima. Quanto mi fanno soffrire gli sguardi degli altri sul tuo corpo...
Vorrei poter farmi restituire quelle immagini
quegli sguardi fugaci sul tuo corpo
farci delle negative e vedere
come gli altri ti vedono...
strappargli gli occhi
dove ti hanno impresso
appesa come un calendario;
scoprire quel che stavano guardando di te
in quale posa ti hanno scattato
e riaverti.

Litigo spesso col personale ospedaliero. Stamani il mio bersaglio si è concretizzato nella figura di due allieve oss (assistente socio sanitario).
Come chiunque pensa di essere superiore ad un altro -anche due ragazzine, che il massimo di ambizione intellettiva avuta è stata quella di studiare il modo migliore di pulire il culo agli impediti- e solo perchè magari indossa una sorta di uniforme, queste ragazzine, dopo aver dettato legge con l'anziano mio compagno di stanza, hanno provato a fare le furbe anche con me...ci hanno provato, e solo per manifesta svogliatezza e scarsa propensione alla collaborazione (anche se, dato il mestiere che hanno scelto, risulta essere un pò strano) e le ho rimesse al loro posto.

Il servilismo umano, almeno quello di certe persone, non conosce limiti...Il vecchio che divide la stanza con me, deve essere stato uno di quelli che ha passato la vita a servire qualcun'altro, senza vivere appieno la proria di vita. Voglio fare un esempio...Solitamente la cena viene portata da un donnone panciuto -una oss-  a cui manca solo l'uniforme da sergente maggiore per arrogarsi il diritto di essere una  perfetta stronza... Ora, cosa è successo?
La mattina, i medici hanno chiaramente detto che potevamo alzarci un pò, anche se con cautela e tramite assistenza infiermieristica, e cominciare a mangiare pure qualcosa di un pochino più "sostanzioso".
Ma questa donna, lungi dal dimostrare il minimo segno di comprensione, ha cominciato subito a sbraitare con sgarbo, abbaiando cose del tipo: "io non ne so nulla...a me non mi ha detto nulla nessuno" e cose simili, aggiungendo anche che avremmo sen'altro consumato il nostro pasto, rigorosamente liquido, ben distesi e tranquilli. Il mio compagno di stanza lo fa, sta disteso, quasi impaurito, e comincia a succhiare rumorosamente la brodaglia che gli è stata piazzata d'avanti. Lo guardo stranamente affascinato...il sergente istruttore in erba ha provato a tenere questo tipo di attenggiamento anche con me, atteggiamento che ha repentinamente indirizzato su ben altre persone, dopo aver subito un paio di pesanti rimbrotti da parte mia.
La sera prima avevo avuto questo identico tipo di contrasto con le ragazzine oss sopra menzionate.
Nel servire la cena, alle nostre richieste dettate dal medico, probabilmente istruite dal surrogato di rambo, hanno risposto anche loro che non ne sapevano nulla, e che si doveva mangiare la solita brodaglia insipida distesi a letto...possibilmente senza emettere un fiato. Bene.
Il  vecchino di fianco al mio letto, poverino, ha pure provato ad articolare una debole protesta, aiutato in questo dal mio solidale intervento a suo favore, dopo che le stesse si erano rifiutate di aiutarlo ad alzarsi poco tempo prima, accampando scuse del tipo che non avevano tempo, e che comunque dovevano prima controllare certi documenti...
"Ecco allora" faccio io, "prima che andiate a controllare, a me mi alzate, mi staccate i tubi e mi accompagnate in bagno..." il mio tono e il mio sguardo erano inequivocaboli, non promettevano nulla di buono, anche se, come disse un noto presidente americano <avrebbero potuto abbattermi con una piuma>..."il medico stamani lo ha ripetuto ancora una volta, chiaro e tondo...possiamo alzarci e mangiare un pò più solido (e sostanzioso, ho pensato)...e lo hanno detto alle infermiere, non alle oss nè tanto meno alle allieve oss...fate voi."
Ed ecco che queste due ragazzine -avranno avuto al massimo vent'anni l'una- hanno prontamente soddisfatto ogni mia richiesta, senza aggiungere altro, mentre il vecchio di fianco, allibito, che non ha fiatato per tutto il mio intervento, è rimasto lì buono buono, a cuccia, coi tubi ancora infilati nel suo corpo e con la mancata promessa di potersi finalmente alzare che ancora gli premeva sul cuore...niente di niente, pareva imbalsamato. Avrebbero potute essere sue nipoti. "Guardate che è vero" dicevo io, "può alzarsi e mangiare un pò più solido" ma poi ho rinunciato, dato che il vecchietto in questione continuava a voler rimanere sottomesso, a non voler innescare nessun tipo di attrito con il personale ospedaliero anzi, ho avuto l'impressione che mi guardasse con espressione torva, come a voler farmi capire che se continuavo così lo avrei messo in un mare di guai.
Quando l'ho osservato prima di girarmi dall'altra parte, dove la mia cena mi aspettava fumando -un intero petto di pollo con patate arrosto- si stava allungando, sempre sorridente e sottomesso, a izuppare il cucchiaio nel solito brodino vegetale...L'unica concessione -aveva chiesto, insieme al brodo, anche del purè- è stata quella di poter mescolare un pò di purè nel brodo...badate bene, solo l'acqua del brodo, senza la relativa pastina, cominciando quindi a ingerire il tutto con commoventi schiocchi di lingua, rumorosamente, emettendo fastidiosi gorgoglii, quasi grato di questa misericordiosa concessione, commosso come un affamato davanti a una succulenta bistecca. Non capisco. Come si fa a essere così sottomessi? Perchè non ha protestato? Cosa aveva da perdere?
Forse è solo educazione spinta troppo oltre?
Questo patetico servilismo...e quasi fino alla fine dei suoi giorni...lui, persona anziana e malata, di fronte a due bambine...non so, a me pare un pochino eccessivo. Aspirava le briciole con voracità, alla stregua di un cane col suo osso, il capo chino, soddisfatto e felice di poter riempire quel suo stomaco codardo -una volta sentii dire che l'anima si trova nello stomaco- succhiando grato quella brodaglia da reggimento di fanteria, impostagli con la forza da un paio di ragazzine che pochi minuti prima stavano nettando culi a destra e a manca



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