mercoledì 11 settembre 2013

OMBRE

Una luce indiscreta gioca e guizza tra i muri,
inventando ombre
di malcelata curiosità.
Anche così, però,
polvere e urina
sempre tali rimangono.
Al massimo assumono forme
di biechi ricordi,
di momenti castrati tra gli sguardi sobri delle stelle,
o tra le grida che riversi con rabbia
nella caparbietà di una  notte felina,
cocciuto come una strada a senso unico.
L'arsura e l'ombra convivono da separati in casa
e non badano a te, mentre si contendono l'asfalto.
Ti accovacci sotto la brezza di un albero frondoso
cauto come un cacciatore in attesa della preda.
Poi scivoli via come sudore
allungandoti sornione
su pietre taglienti e rovi spinosi;
come dotata di vita propria, la tua ombra
è preda di miraggi diversi dai tuoi.
Essa sfiora mondi e vite
che non rispecchiano il nostro cammino
e i nostri desideri,
i quali, tra l'altro,
raramente coincidono con quegli degli altri.
Siamo accecati da immagini
che nessuno vuole,
neanche la nostra ombra,
ben nascosta
tra gli spessi grani
della sabbia del deserto.

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