Sono seppellito in questo corpo
circondato da vaghi confini siderali;
le mie membra sembrano granate di saggina
che spuntano da un manichino di neve
inermi e inutili
come una nevicata primaverile,
come i moncherini rattrappiti
di un estinto tirannosauro.
Ma nonostante tutto ho realizzato che
per essere felici in questo mondo
bisogna starne "fuori"
il più a lungo possibile.
Sì, la vita
in realtà
è come un enorme palcoscenico
dove ognuno di noi
recita una parte.
Esse si dividono in categorie,
e queste categorie non sono facili da spiegare
(ma ne ho le chiavi, si, le ho sepolte nel profondo del mio inconscio)
Quindi
una volta trovata la categoria a cui assegnare la persona
il gioco è fatto.
Come sono prevedibili i figli di D-O;
a volte rimangono sconcertati
dalle mie previsioni,
da adoratore del demonio,
un demone da "salvare"
sulle ceneri mai assopite
di vecchi roghi medioevali.
Sgranano gli occhi
impauriti,
e non sanno che le risposte
risiedono così chiare e limpide
proprio dietro i pochi millimetri della loro pelle rosea e contraffatta.
Mi piace lasciarli confusi:
"no, non mi faccio mai fotografare....
le foto mi rubano l'anima."
Oppure....
"io non credo nella luna...
per me è solo il retro del sole
quando si gira per prendere sonno,
e si avvolge nella sua trapunta di stelle."
Non so perchè mi comporto così....
è come se, in un certo senso,
cercassi di allontanare le persone da me.
Strani rumori mi destano dal sonno:
sono simili a impercettibili e ritmati battiti del cuore...
come un liquido scorrere di sangue,
come l'eco di uno sciàbordio incanalato nelle mie vene screpolate,
che vaga dentro me
senza sosta
nè motivo.
Poi tutto si dissolve nel sonno
come il vapore infinito
dell'eterno ciclo di un macchinario.
Il mio solo limite è l'orizzonte infinito,
là dove la curvatura del cielo
piega ogni cosa,
a destra e a sinistra,
come la precisa pettinatura
della tua scrima dorata.....
alla fine ci sei solo tu.
Sì, ogni sera mi addormento
nella speranza di percepire
le ultime cose che i tuoi occhi hanno visto,
prima che rimanessero prigioniere
dietro le tue palpebre addormentate.
Ha un colore il vento?
Di cosa colora il vento?
Quando scendo in città,
ne sento subito l'odore diverso...
più denso e appiccicoso,
come un sogno di notte tropicale.
Come vorrei poterti portare via con me.
Ogni battito del cuore
quando ti guardo,
assume forme e vibrazioni
sempre diverse e irripetibili;
ogni singolo battito
è come una superba scultura
da tramandare ai posteri,
l'icona di un adoratore
nell'atto di sacrificare
la propria vita
sull'altare della sua Dea.
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