Era tutto molto vago,distorto,
un sogno al rallentatore
lasciato andare piano
come aria da un palloncino
altrettanto vibrante,
Ero ubriaco, vulnerabile, patetico.
Ricordo semplici azioni,
come salire in macchina,
diventare ardite spedizioni
azioni di guerra...
Ricordo occhi che mi guardavano
bocche che si muovevano
mani che mi toccavano.
Poi, all'improvviso
il cielo notturno,
un morbido tappeto di velluto
dove il grande gioielliere
ha incastonato audace
i più preziosi monili.
Ero caduto, chiusi gli occhi.
E mi sentii come la gemma più preziosa
posata su questo mondo.
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