Non so, forse sono androgino, asessuato.
Gli antichi ci tramandano che i primi "Adapa" fossero così....
Il massimo che posso fare è riconoscere la bellezza del corpo femminile e la femminilità in se;
non ho grossi problemi neanche ad ammettere la bellezza dell'uomo, anche se nell'uomo più che altro ne riconosco la bellezza fisica, l'esteriorità.
Nelle donne, invece, soppeso il loro intero;
una donna lo è soprattutto dentro.
Credo di voler passare il resto della mia vita con una donna, e credo anche di poterla amare fino alla follia, ma quando amo alla follia, lo faccio solo a livello cerebrale, mai in modo sessuale. Nelle mie visioni di sesso non compaiono quasi mai le donne che amo o che ho amato; l'amore, per me, è una cosa molto diversa dal sesso, e le due cose in effetti non combaciano quasi mai.
Ma probabilmente non lo saprò mai, perchè a me, in realtà, piace stare molto tempo per conto mio, senza fastidi e discussioni infinite. Queste servono alla coppia come il cordone ombelicare serve al feto; hanno bisogno di litigare, di odiarsi, per poi riavvicinarsi e riamarsi, e dimenticare tutto con una buona dose di sesso sfrenato. Perchè tutto questo?
La solitudine sarà il mio solo e unico amore.
Amo la mia ombra, il mio odore che evade nell'aria, e il mio cuore che vibra solo dentro di me.
Amo le mie piccole labbra solitarie, quando ancora non sono unite ma leggermente socchiuse, divise solo da una sottile membrana collosa, e il mio esile sospiro si allontana da me, libero di scappare lontano e di naufragare su labbra che sanno veramente amare, quelle labbra che non avrò mai il coraggio di toccare.
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