giovedì 13 dicembre 2012

LE STAGIONI. E' NATALE

Io credo che quando le cose vanno come "dovrebbero andare", le persone si sentono meglio...come dire:
meno stressate.
L'ho notato anche in questi giorni di pioggia.
Infatti, dopo un'interminabile e arida estate, una delle più torride a memoria d'uomo ( i fiumi  apparivano come scheletriche braccia nere, artigliate al suolo screpolato, e i campi marcivano, oppressi da un'aria cromata) finalmente è arrivata la tanto sospirata pioggia.
E' il normale scorrere delle stagioni.
Siamo verso la metà di Settembre, e la "norma" prevede che in questo periodo dell'anno debbano iniziare le prime piogge, quelle che preannunciano l'autunno, quelle stesse piogge che fanno spalancare le porte e le finestre di casa, e tutti si affacciano a vedere.
E' il miracolo che si ripete.
E allora ci rilassiamo; siamo più tranquilli perchè inconsciamente consapevoli che la sofferenza è finita. La natura ci offre un'altra opportunità, la speranza di un nuovo inizio, e ci speriamo davvero, mentre il nostro sguardo si posa assorto sulle piantine rinchiuse nei loro vasi, che ci siamo affrettati a metter fuori, sotto la pioggia, facendole resuscitare all'istante.
 Li ho osservati a lungo, compiaciuti e soddisfatti, spiritualmente protesi verso il cielo, come cullati dalle stesse, soffici nuvole,che materne e severe ci donano la vita.
E allora sembra che tutte le preoccupazioni svaniscono all'istante, come spazzate via dal vento, perchè per quanti problemi ognuno di noi possa avere, è lampante il fatto che essi, in confronto al nostro adirato e sofferente pianeta terra, siano del tutto ridicoli e trascurabili.
A che scopo, infatti, preoccuparsi tanto per qualcosa, se poi il corso naturale degli eventi è irrimediabilmente incrinato, tanto da minacciare la sopravvivenza stessa del genere umano?
Niente mondo, niente persone.
Niente persone, nessun problema.
Semplice.
Credo che sia una cosa inconscia; se ci troviamo immersi nello scorrere naturale delle stagioni, siamo consapevoli che le cose stanno andando nella giusta direzione, e questo si riflette anche su di noi:
se il mondo può ancora funzionare come dovrebbe, allora possiamo farlo anche noi, e ci convinciamo  che non tutto è perduto,e che forse vale davvero la pena di provare ad andare ancora avanti, fosse anche per poco.
La speranza è tutto quello che ci occorre.
Ogni istante della nostra vita ha bisogno del "suo" tempo ideale. Prendete il giorno di natale:
la tradizione vuole che debba essere un giorno freddo, magari con la giusta quantità di neve, su cui far riflettere le opportune lucine natalizie.
Ma se quel giorno non è come dovrebbe essere, o almeno come noi lo immaginiamo, ci ritroviamo ad essere tristi, con un vago retrogusto di amaro in bocca, la sensazione che qualcosa è andato storto, e nessuno potrà più rendercela nel modo giusto.
La suggestione del momento è di vitale importanza per il momento stesso.
Se la natura è sana, lo siamo anche noi,
e se il tempo è quello giusto,
siamo più giusti anche noi.



Nessun commento:

Posta un commento