sabato 27 ottobre 2012

SEXY DOTTORESSE

Arranco tra i cupi corridoi di questo ospedale
e come fugaci apparizioni,
come fantasmi nelle tenebre
vedo avanzare, spavalde e seducenti,
come modelle a una sfilata
queste dottoresse in tiro.
Calzano alti stivali, alla moda
e i tacchi,
nel loro seriale rintocco,
sbattono e rieccheggiano
tra le pareti di questi lunghi e ottusi corridoi.
Alte, snelle, ben curate
mantengono imperterrite lo sguardo fisso,
sdegnoso
su di un vago punto, dietro te;
e non osano muoverlo, non lo spostano
neanche quando gli sfili accanto.
Indossano candidi camici inamidati,
li tengono aperti davanti, da poter creare,
dietro di loro,
una scìa lattiginosa e fragrante,
a  fare imprimere meglio
il ricordo del loro passaggio.
Ora, tutto ciò
ai pazienti maschi, perennemente arrapati
può risultare sublime,
ma queste dottoresse,
dall'alto del loro palco,
ricordano ancora quale sia il loro dovere?
Ricordano ancora il sacro giuramento?
O forse, la loro vita
come il lavoro,
è stata scambiata
per un enorme palcoscenico?
Davvero l'unica cosa che sembra ancora importare
è apparire e non dimostrare?




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